p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1

STRADE DELLA ROMA PAPALE

Vicolo di San Giacomo [1] (Oggi via Antonio Canova) (R. IV – Campo Marzio) (da via del Corso a via Ripetta)

Il vicolo aveva preso il nome dalla chiesa di San Giacomo [2] e dall’ospedale omonimo [3].

L’antica chiesa di "S. Jacobus de Langusta", o "in agosta" o "in austa" (era così chiamato per il vicino mausoleo d’Augusto), aveva all’inizio la facciata dalla parte di via Ripetta, nel 1338, quando il cardinale Pietro Colonna fondò l’ospedale detto di “S. Giacomo degli incurabili”.

Niccolò V (Tommaso Parentucelli - 1447-1455) nel 1451 aveva dato alla Compagnia un modesto fabbricato con annessa chiesetta sul Corso.
L’ospedale fu trascurato ed ebbe la sua rinascita nel XVI sec., sotto Leone X (Giovanni de´ Medici - 1513-1521), quando si costituì la Compagnia del Divino Amore che, con l’elemosine che raccoglieva, poteva vantarsi: “et hora si può con verità affermare che fino al dì d’hoggi nell’edificio solo in quel luogo se ne sono spesi più di 100.000" (ducati).

Il cardinale Antonio Maria Salviati (1537-1602) ampliò e dotò l’ospedale ed ingrandì la chiesa.

Nel 1519, l’ospedale: “Divi Jacobi Xenodochium Incurabilium”, da via del Corso si espanse fino alla via Leonina (Ripetta) e nel 1537 fu diviso in due corpi, di cui uno destinato alle “donne inferme di morbo gallico” affinché “si potessero con debita forma ricevere et ospitalmente trattare”.
S. Filippo Neri, S. Gaetano da Thiene, S. Camillo De Lellis ne furono visitatori abituali.
L’ospedale, fino al ‘600, ebbe l’esclusiva “della decotione del “Legno detto Santo”, o vero Salsa Pariglia.  Il Lignum Guaiacum [4], maraviglioso rimedio per curare il mal francese (Sifilide), e dassi la sua decotione fatta in acqua o vino, o semplice o cotto con altre erbe, secondo il bisogno degli ammalati

_______________________________

[1] )            Precedentemente “via delle Tre Colonne”, adesso via Antonio Canova, per lo studio che vi ebbe lo scultore, all’angolo con la via delle Colonnette. Sul muro esterno del locale sono murati parti di sarcofagi, rilievi, fregi, elementi architettonici. (II-IV sec.).

[2] )            San Giacomo in Augusta o S. Iacobus de Langusta stava dalla parte di Ripetta. (La chiesa odierna sta sull’area della cappella del primitivo ospedale di San Giacomo, situata sul Corso).

[3] )            Ebbe il proprio cimitero fino al 1536.

[4] )            Albero originario dell’America Centrale.

DSC_9700

Lapidi, Edicole e Chiese:

- Via Antonio Canova

Blutop